Il compenso dell'amministratore di SRLS ed SRL viene assegnato alla persona responsabile della gestione e dell'amministrazione della società. La decisione su questo compenso spetta ai soci e insieme vedremo quali regole si applicano.
L'amministratore rappresenta il cuore pulsante della società, dirigendo e amministrando con autorità e responsabilità. Dotato di una serie di poteri che gli consentono di firmare contratti con clienti e fornitori, chi gestisce la società deve agire con la massima cura, impegno e rigore. In caso contrario, sarà chiamato a rispondere delle sue azioni nei confronti della società e dei soci (responsabilità dell'amministratore).
Data l'importanza del ruolo, è prassi comune che l'amministratore venga compensato per il suo lavoro. Tuttavia, non vi è alcun obbligo e in alcuni casi può essere incaricato a titolo gratuito. La decisione di prevedere o meno un compenso per l'amministratore viene formalizzata per iscritto nel verbale dell'assemblea dei soci, al fine di evitare possibili controversie.
Il compenso per l'amministratore è sempre specifico per il suo ruolo di gestione e amministrazione della società. È importante distinguere questo compenso dalla retribuzione per eventuali altre attività lavorative svolte dalla stessa persona per conto della società.
Esistono diverse modalità per remunerare l'amministratore e gestire il rapporto con la società. Approfondiremo nel dettaglio queste possibilità.
L'amministratore ha la possibilità di svolgere le sue mansioni senza ricevere un compenso economico. Tuttavia, anche in questo caso, può richiedere un rimborso delle spese sostenute per conto della società. È importante che tutte le spese siano debitamente documentate, conservando le ricevute di pagamento, le fatture e gli scontrini relativi alle spese effettuate. Ad esempio, è possibile richiedere il rimborso delle spese sostenute per viaggi e trasporti al di fuori del proprio comune di residenza, così come il costo degli alloggi.
I soci hanno la possibilità di stabilire un compenso fisso o variabile per l'amministratore, senza un importo minimo previsto. Le modalità di pagamento possono variare a seconda del rapporto con la società. Inoltre, dato che questo compenso è specifico per l'attività di amministratore, può essere aggiunto al corrispettivo per eventuali altre prestazioni lavorative. Approfondiamo ora come funziona in dettaglio questa dinamica.
Nel comune rapporto tra la società e l'amministratore, solitamente si utilizza un contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.). Questo contratto conferisce autonomia a chi gestisce la società. Nonostante non sia un contratto di lavoro dipendente, l'amministratore riceve una busta paga contenente la sua retribuzione e l'importo dei contributi pensionistici da versare. La busta paga è un documento di riepilogo degli importi che viene solitamente inviato anche ai dipendenti.
In alternativa, il rapporto con l'amministratore può essere regolato tramite un contratto di prestazione di servizio per collaboratori con partita IVA. Questa opzione è adatta all'amministratore che collabora con più società. In questo caso, l'amministratore invia una fattura con gli importi concordati per ricevere il pagamento.
In alcuni casi, potrebbe verificarsi una situazione in cui l'amministratore di una società svolge anche un lavoro dipendente aggiuntivo. In tali circostanze, è fondamentale distinguere i due ruoli svolti all'interno della società. In particolare, l'attività di lavoro dipendente viene compensata separatamente e i vincoli che si applicano al dipendente non si estendono all'attività di amministratore. Per regolare questa situazione, è possibile utilizzare un contratto di lavoro dipendente o di dirigente.
Tuttavia, è importante sottolineare che non sempre è possibile svolgere un lavoro dipendente in aggiunta all'incarico di amministratore. Questa opportunità è esclusa nel caso di società con un amministratore unico. Questo perché un'unica persona detiene tutti i poteri di controllo e gestione della società e non può essere soggetta alle restrizioni del lavoro dipendente.
Le tasse da versare sul compenso dell'amministratore di SRLS ed SRL variano in base a diversi fattori. Ad esempio, il tipo di contratto utilizzato per regolare il rapporto con la società influirà sia sulle imposte da pagare che sui contributi pensionistici.
Dal punto di vista fiscale, il calcolo preciso dipende da caso a caso e richiede l'assistenza di un professionista esperto. La consulenza di un esperto permette di evitare errori e di individuare il contratto più adatto alle esigenze sia della società che dell'amministratore. Ciò consente di risparmiare sulle somme versate ogni anno e di beneficiare di tutte le agevolazioni fiscali che consentono di pagare meno tasse, come detrazioni e deduzioni.